Il Comune di Arco si trova nella parte meridionale della regione Trentino-Alto Adige, tra il Fiume Sarca e il Lago di Garda, una zona molto suggestiva che confina con il comune di Riva del Garda a sud-ovest e quello di Nago-Torbole a sud-est. La posizione geografica di Arco è particolarmente favorevole, protetta dalle montagne circostanti e dalla vicinanza del lago, gode di un clima mite che favorisce la crescita di piante tipicamente mediterranee.
Nel XII secolo la zona di Arco fu soggetta all'occupazione dei Conti di Bogen. Questa nobile dinastia originaria della Baviera, conquistò il castello e successivamente cambiò il proprio cognome tedesco con l'italiano "d'Arco". La famiglia d'Arco ricevette poi l'investitura feudale ufficiale dal vescovo di Trento Altemanno, consolidando così il proprio potere nella regione.
Nel corso dei secoli, una serie di saccheggi e incendi hanno portato a frequenti cambi di dominazione. Qui hanno governato i Visconti di Milano, gli Scaligeri di Verona e ovviamente anche i veneziani della Serenissima Repubblica di Venezia. Successivamente ci fu un periodo di dominazione austriaca e solo con il termine della Prima Guerra Mondiale, Arco entrò a far parte del Regno d'Italia.
Il settore turistico gioca da molto tempo un ruolo di primaria importanza per l'economia di Arco, che già nel 1800 si affermò come rinomato centro di cura termale. Anche l'agricoltura rimane una componente essenziale dell'economia locale, con la produzione di olio d'oliva, vino e prodotti ortofrutticoli di alta qualità. Il commercio al dettaglio beneficia del notevole afflusso turistico tipico dei mesi estivi, mentre l'artigianato mantiene vive le tradizioni e l'identità culturale della zona. Grazie alla sua posizione privilegiata vicino al Lago di Garda, Arco è una località molto conosciuta anche tra gli appassionati di sport e gli amanti della natura.
Cosa vedere ad Arco
Il tour a piedi nel centro storico di Arco, inizia attraversando il ponte sul fiume Sarca, nella piccola piazza San Giuseppe, a ridosso di via G. Segantini. Qui si trova l'entrata del Palazzo dei Panni, che ospita la Biblioteca civica di Arco e l'Atelier Segantini. Il palazzo, costruito per volere del conte Giambattista d'Arco, risale alla fine del Seicento; sul portale si può notare lo stemma della famiglia "d'Arco" del ramo di Andrea.
Verso la fine del XVIII secolo, il palazzo fu acquistato da Giovanni Battista Marosi di Bolognano, un sacerdote che lo trasformò in una fabbrica di tessuti, da cui il nome Palazzo dei Panni. Questa insolita iniziativa, che mirava a combattere la disoccupazione e la povertà dell'epoca, proseguì solamente per pochi anni. Nel corso del XIX secolo, il palazzo fu utilizzato come caserma dei pompieri, asilo e teatro, mentre agli inizi del XX secolo ospitò i ragazzi dell'Istituto della Provvidenza, cambiando successivamente nome in Palazzo del Littorio.
Attualmente il Palazzo dei Panni ospita la Biblioteca civica dedicata a Bruno Emmert, un noto bibliofilo di Arco, che ha contribuito a valorizzarla con un'importante collezione di libri storici. All'interno del cortile del palazzo è esposta un'opera contemporanea che raffigura Giovanni Segantini, realizzata dallo scultore Renato Ischia. Al piano terra si trovano le stanze dell'Atelier Segantini, utilizzate per ospitare mostre di grande rilevanza artistica.
Al termine di via G. Segantini si trova piazza 3 Novembre, circondata dalle antiche dimore dei conti d'Arco: il Palazzo Nuovo, ora conosciuto come Marcabruni Giuliani che ospita l'Archivio storico comunale e il Palazzo di Piazza, attuale sede del Municipio. Qui si trova anche la chiesa Collegiata di Arco e sul lato occidentale, un palazzo che fu ristrutturato secondo il progetto del famoso architetto trentino Giorgio Wenter Marini.
La Collegiata di Arco o Pieve di Santa Maria Assunta, è situata dove un tempo sorgeva una chiesa di dimensioni molto più ridotte. Il suo nome deriva dal fatto che era strettamente legata a un gruppo di sacerdoti che conducevano una vita collegiale. La costruzione della chiesa iniziò nel 1613 e proseguì per alcuni decenni. Nel 1630 i lavori vennero interrotti a causa di una grave epidemia di peste che colpì la zona di Arco. La chiesa venne poi consacrata il 15 maggio 1671.
Sul lato orientale della Collegiata di Arco si trova Palazzo di San Pietro, oggi conosciuto come Palazzo Marchetti. Anche questo edificio apparteneva ai conti d'Arco e fu successivamente venduto a metà del XIX secolo, al giudice Saverio Marchetti. Il retro della chiesa si rivolge verso i giardini pubblici dove si trova il monumento a Giovanni Segantini, illustre pittore nato ad Arco il 15 gennaio 1858.
Camminando lungo il Viale delle Magnolie si incontra Villa Igea e successivamente uno degli edifici più rappresentativi di Arco, ovvero il Casinò Municipale. Costruito in stile liberty verso la fine del XIX secolo, era il punto di ritrovo preferito da personaggi illustri e imprenditori mitteleuropei, forte del suo magnifico Salone delle feste, la veranda e i giardini invernali con il gazebo per l'orchestra. Proprio a ricordare la popolarità di Arco tra gli illustri personaggi dell'epoca, è collocata al termine del viale, la statua dell'arciduca Alberto d'Asburgo. Cugino dell'imperatore Francesco Giuseppe, stabilì la propria residenza ad Arco nel 1872, presso la Villa Arciducale.
L'intero centro storico di Arco è un dedalo di vicoli e vie, caratterizzato da splendide abitazioni decorate con affreschi e scorci davvero suggestivi. Da vedere, la splendida fontana collocata nel cuore dell'antica contrada di Stranfora.
Lasciando il centro storico, si imbocca un caratteristico sentiero che attraversa un'olivaia e conduce in circa 20 minuti di passeggiata, alle rovine del castello di Arco. Nella parte più elevata della rupe è situata la Torre Renghera, costruita sui resti di una precedente struttura di epoca gotica e così chiamata perché al suo interno era collocata la "Renga", ovvero la campana civica usata per chiamare a raccolta la popolazione. Il castello era poi costituito dalla Torre Grande, altre torri più piccole, le prigioni, la cantina, il laboratorio del fabbro, il molino, le cisterne e altri spazi utili in caso di assedio.
Nel Seicento il castello iniziò il proprio declino, ma fu l'assalto del 1703 da parte dei soldati francesi del generale Vendôme a segnare il suo definitivo abbandono. I restauri avviati nel 1986 hanno interessato alcune strutture, tra le quali la più significativa è indubbiamente la stanza degli affreschi. Sulle pareti di questa stanza, sono state riportate alla luce alcune rappresentazioni della vita di corte, con dame e cavalieri raffigurati mentre giocano a scacchi.
Curiosità: Nel 1495 il famoso pittore tedesco Albrecht Dürer, dipinse il castello di Arco in uno splendido acquerello conosciuto con il nome di "Fenedier Klausen", oggi esposto al museo del Louvre di Parigi.
Cosa fare ad Arco
Il territorio di Arco, si presta molto bene a soddisfare le esigenze di tutte quelle persone che amano la vita all'aria aperta e in armonia con la natura. Per gli amanti dello sport e più in particolare della bicicletta, Arco è un vero paradiso. Da qui è infatti possibile pedalare lungo la ciclabile del Basso Sarca, un percorso incantevole che si snoda lungo il corso del fiume Sarca, il principale immissario del Lago di Garda.
Lungo il percorso è possibile ammirare paesaggi mozzafiato, con vista sulle montagne circostanti e attraversamenti di pittoreschi paesi e frutteti. La ciclabile è ben segnalata, accessibile a sportivi di tutte le età e fa parte della rete ciclabile dell'Alto Garda, mediante la quale è possibile esplorare un vasto territorio. La ciclabile del Basso Sarca non è solo un percorso per sportivi, ma anche un viaggio culturale, dove si possono scoprire antichi castelli, musei e siti archeologici che raccontano la storia di questa regione. Lungo il percorso sono presenti numerosi punti d’interesse enogastronomico, dove è consigliato fermarsi per assaggiare i prodotti tipici locali, come il vino e l'olio d'oliva del Garda. Questa ciclabile rappresenta un perfetto equilibrio tra attività fisica, relax e scoperta culturale, rendendola una meta perfetta per gli amanti della bicicletta.
Restando invece nei pressi del centro storico, consigliamo una piacevole passeggiata nei giardini pubblici di Arco, dove è possibile ammirare il maestoso cedro dell'Himalaya. Situato proprio nel cuore dei giardini, fu piantato nel 1873 in occasione del primo convegno della Società Alpinisti Tridentini (SAT). Introdotto in Europa soltanto nel 1831, il cedro dell'Himalaya è venerato e conosciuto in India con il nome di "albero degli dei" o "abete sacro indiano".
Altra area verde da visitare è certamente quella denominata "Arboreto di Arco", ovvero una parte del grande parco voluto dall'arciduca Alberto d'Asburgo. Qui sono state messe a dimora decine di piante, tra le quali spiccano la sequoia, l'albero della canfora e il cipresso di Lawson. La sequoia dell'Arboreto fu piantata intorno al 1875 e con i suoi 31 metri di altezza è tra gli esemplari più alti d'Europa.
Per chi ama il trekking e le escursioni più avventurose, segnaliamo il percorso che sale fino alla cima del Monte Stivo, il giro del Monte Brione con la visita ai forti austriaci, il percorso delle Marocche di Dro, l'escursione al bosco Caproni oppure l'escursione al Monte Creino, nella vicina Val di Gresta.
Anche l'arrampicata sportiva trova in Arco uno dei suoi centri più famosi, con le falesie che attirano scalatori da tutto il mondo. Tra le più celebri ricordiamo la falesia Policromuro di Massone, conosciuta per le sue vie tecniche che mettono alla prova anche gli scalatori più esperti, oppure la falesia Calvario che offre vie adatte a tutti i livelli di preparazione atletica, immersa tra gli ulivi della valle che porta a Làghel.
Scendendo poi verso sud e seguendo il corso del Fiume Sarca, si arriva al Lido di Arco, dove è possibile praticare uno dei numerosi sport nautici che hanno reso il Lago di Garda un vero e proprio paradiso della vela. Diverse sono le strutture sportive dove è possibile noleggiare il materiale adatto, ma questa zona è molto apprezzata anche da chi cerca solamente un po' di relax e una bella abbronzatura.
Arco e il vicino Lago di Garda offrono dunque un ampio ventaglio di possibilità, sia a chi cerca una vacanza rilassata, sia a chi cerca una vacanza più dinamica, in questo splendido angolo del Garda Trentino.
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Arco - FAQ
- Pista ciclabile Valle dei Laghi: parte da Torbole sul Garda, passa per Arco e si snoda attraverso la Valle dei Laghi fino a Terlago. Questo percorso è lungo circa 40 km e adatto a tutti.
- Pista ciclabile Arco - Torbole: parte dal centro di Arco, segue il corso del fiume Sarca fino al Lido di Arco e poi fino a Torbole sul Garda. Questo percorso è lungo meno di 5 km e adatto a tutti.
- Pista ciclabile Arco - Dro: parte dal centro di Arco e risale il fiume Sarca fino alla frazione di Ceniga nel comune di Dro. Questo percorso è lungo circa 3 km e adatto a tutti.
- Lido di Arco
Altri paesi del Lago di Garda
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